Chiesa della Beata Vergine delle Grazie

admin | 27 Giugno 2020 | 0 | Chiese e monumenti , Scopri Latisana

La chiesa della Beata Vergine delle Grazie ha un’origine antica e fa parte delle numerose chiese che ancor oggi sono visitabili a Latisana.

 

La storia

Conosciuta in passato come santuario della “Madonna della Sabionara”, questa chiesa assunse la denominazione attuale solamente nei primi anni dell’Ottocento. Fu edificata verso la metà del Cinquecento su iniziativa di alcuni popolani devoti a San Gottardo, tradizionalmente invocato, assieme a San Floriano martire, contro le malattie e le calamità naturali.

Posta a pochi passi dalla riva del fiume Tagliamento, essa iniziò ad essere frequentata non soltanto dalla popolazione latisanese, ma anche dai naviganti che raggiungevano la cittadina per i suoi fiorenti commerci.

Nel 1638, per volontà di fra Vincenzo Mocenigo, nei pressi della chiesa fu fondato un monastero di frati minori francescani: la storia dell’edificio di culto e quella del monastero si concatenarono fino alla soppressione, nel 1769, di quest’ultimo da parte della Repubblica di Venezia.

Nella conformazione odierna è rimasta soltanto la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie. Possiamo trovare un simbolo che richiama il passato sopra l’architrave del portale: lo stemma francescano combinato con lo stemma della famiglia Mocenigo.

 

L’interno della chiesa

La Chiesa della Beata Vergine delle Grazie è composta da una pianta rettangolare con tre altari lignei. L’altare maggiore, risalente al Settecento ed opera dell’intarsiatore latisanese Antonio Mozzon, mostra la Madonna col Bambino realizzata da Giovanni Costantini (1914). Questa attuale rappresentazione lignea sostituì quella più antica, deteriorata con il passare del tempo.

Accanto all’altare maggiore vi sono due affreschi di notevole pregio eseguiti dal pittore friulano Marco Antonini nei primi anni del Novecento, entrambi con soggetto mariano. Merita una menzione anche la pala raffigurante la Vergine, attorniata da angeli e adorata da San Luigi IX e Santa Chiara, attribuita ad Eugenio Pini. Notevoli anche il Cristo processionale, l’organo ottocentesco del maestro friulano Valentino Zanin e la Via Crucis dell’incisore veneziano Giuseppe Wagner.

Nella chiesa originaria erano presenti anche due statue lignee raffiguranti San Gottardo vescovo e San Floriano martire che ora sono custodite presso la casa canonica.

L’esterno della chiesa

All’esterno della Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, sopra il portale, vi è una nicchia che contiene una suggestiva Vergine in trono col Bambino. Quest’opera, scolpita su marmo di Carrara dal latisanese Francesco Ellero, risale agli anni Trenta del Novecento. Il campanile, con una cupola baroccheggiante, risale al primo dopoguerra ed è alto 27 metri.

 

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